Ponte Lambro: una biblioteca per bambini aiuta a “leggere” i bisogni sociali

La Libera Biblioteca dei Bambini e delle Bambine è situata nel quartiere di Ponte Lambro e rappresenta oggi uno dei tanti luoghi di periferia e del cuore di Ricetta QuBì, il programma promosso da Fondazione Cariplo – insieme a un’ampia rete di partner – con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della povertà infantile a Milano.

Una volta giunti davanti alla Libera Biblioteca – situata a bordo strada – si ha la sensazione di trovarsi dinanzi a una rosa nell’asfalto di via Montecassino 9 a Milano; un po’ per i suoi colori, un po’ perché passeggiando per il quartiere di Ponte Lambro salta all’occhio un’inusuale assenza di negozi e spazi di ritrovo e di socializzazione, che non siano i classici bar di quartiere.  Basti pensare che fino a qualche anno fa, ci racconta un passante, per comprare i biglietti dei mezzi pubblici era necessario spostarsi di circa un km verso viale Ungheria.

Della biblioteca ce ne parla Maria Elena Gervasoni, un’operatrice che lavora da 3 anni per l’Associazione Comunità Il Gabbiano, capofila del Programma QuBì per il quartiere di Ponte Lambro, in cui l’Associazione opera non soltanto attraverso uno spazio sociale a servizio della comunità, ma anche mediante l’attività della Libera Biblioteca per i bambini e le bambine.

Come e quando nasce l’idea di una biblioteca per bambine e bambini?

La biblioteca nasce l’11 luglio 2022 – nel post pandemia – dall’idea di offrire ai bambini e alle famiglie di Ponte Lambro uno spazio culturale di prossimità più fruibile rispetto alla lontana Biblioteca comunale di via Oglio a Corvetto. Il percorso che ci ha portati all’apertura è stato lungo: nel 2022 dopo aver vinto la gara per l’assegnazione dello spazio non commerciale su bando Aler, abbiamo colto l’opportunità di presentare il progetto della Biblioteca come “Ricetta di quartiere plus” all’interno del Programma QuBì. Così, dopo aver posto il primo mattoncino per realizzare il progetto, insieme alle colleghe dell’Associazione Comunità Il Gabbiano, abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione e l’avviamento della biblioteca, partecipando a un corso di formazione per operatori bibliotecari promosso da Parti Comuni, grazie al quale siamo stati inseriti nel circuito ufficiale delle biblioteche di quartiere di Milano.

Quando e come si svolge l’attività della Biblioteca?

La Libera Biblioteca dei Bambini e della Bambine apre al pubblico il lunedì dalle 15.00 alle 18.00 e il mercoledì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Oltre alle consuete attività di lettura e doposcuola, realizziamo diverse iniziative. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo ospitato una serie di incontri sul tema dell’arte terapia rivolti a bambine e bambini da 0 a 5 anni per stimolare la loro creatività ed espressività. Al momento, invece, è esposta una mostra fotografica che valorizza alcuni scatti di quartiere realizzati dai bambini.

Perché Libera?

Liberà perché non segue le regole e le procedure standard di una biblioteca tradizionale, non nasce allo scopo esclusivo di promuovere la lettura attraverso il prestito di libri e chi ci lavora, me compresa, non è una bibliotecaria. Vuole essere, piuttosto, uno spazio in continua evoluzione, che muta a seconda delle esigenze manifestate dal quartiere e dai bambini, come luogo di incontro, lettura, disegno, gioco, studio, discussione e confronto tra le mamme.

Una volta a settimana, infatti, insieme a dei volontari offriamo un servizio di doposcuola gratuito, che è stato possibile grazie al bando Doposcuola in Rete, sempre promosso dal Programma QuBì.

Inoltre, anche il regolamento della biblioteca è “libero”. I bambini, dopo aver letto insieme a noi la nostra simpatica “Carta di identità” (vedi immagine qui sotto), si registrano – “per così dire” – compilando un modulo del tutto singolare in cui dichiarano di essere autorizzati dai genitori a iscriversi – e non il contrario, come di solito avviene. I libri, poi, vengono dati in prestito a fronte di un regolamento molto flessibile, in cui viene stabilita una data di riconsegna indicativa in base alle loro esigenze.

Cosa rappresenta oggi la Biblioteca per il quartiere?

Oggi la Libera Biblioteca rappresenta un vero e proprio punto di prossimità per il quartiere. Nel diffondere agio, bellezza e cultura riesce a raccogliere e accogliere in modo spontaneo i bisogni sociali di tante persone e famiglie in condizioni di fragilità, che necessitano di supporto a vari livelli: dalle esigenze alimentari, abitative o di doposcuola, fino al sostegno nell’iscrizione dei figli a scuola, etc.

La Biblioteca, racconta Maria Elena, ben si presta infatti a intercettare le istanze delle persone che vivono il quartiere proprio perché è sulla strada o come diciamo noi a “zero soglia”.

Capita spesso, infatti, che le mamme con i loro bambini – in prevalenza di origine sudamericana, nordafricana e filippina – si avvicinino curiose alla nostra vetrina, intente a scoprire quali attività si svolgano in quella saletta piena di libri per bambini.

La Biblioteca oggi è un luogo attrattivo e di incontro per molte mamme del quartiere che portano i propri figli a leggere, giocare e imparare. Ciò che è singolare per noi è notare, giorno dopo giorno, come tra una lettura e un gioco questo piccolo spazio ubicato a Ponte Lambro sia diventato un luogo di ascolto ed emersione dei bisogni di molte famiglie del quartiere, su cui poterci confrontare per trovare una soluzione concreta anche attraverso il presidio della rete QuBì. La Biblioteca, quindi, oltre ad essere uno spazio ludico e culturale per la comunità, si è trasformata in “un punto di raccolta” di istanze sociali, un collettore di bisogni.

Proviamo a leggere il futuro, della Biblioteca…

Sono tante le attività che vorremmo realizzare per animare sempre più gli spazi: a partire dai momenti di lettura ad alta voce degli stessi autori. Una delle mamme che frequenta la biblioteca, infatti, è anche diventata con il tempo scrittrice di favole per bambini ed è in programma la presentazione del suo libro. Per implementare le nostre attività abbiamo però bisogno di nuovi volontari, quindi, auspichiamo di coinvolgerne sempre più in modo continuativo.

 

Per diventare volontario della Libera Biblioteca scrivi a: mariaelena.gervasoni@gabbianoodv.it