C’è un certo errore che tantissime persone commettono in cucina e che porta a sprecare davvero un mucchio di soldi ogni settimana. Vediamo di cosa si tratta.
Ogni euro sprecato rappresenta un euro che dovremo impegnarci per guadagnare di nuovo. A volte basterebbe poco per arrivare alla fine del mese con un po’ meno di affanno. E’ certamente vero che gli stipendi e le pensioni in Italia non sono adeguati al costo della vita ma è anche vero che, spesso, sprechiamo un bel po’ di denaro per errori banali.

In particolare gli errori più comuni che ci svenano il portafoglio sono quelli che commettiamo in cucina. La cucina è il nostro regno ma anche il luogo delle disattenzioni che, giorno dopo giorno, ci fanno sperperare denaro costringendoci a buttare via un sacco di alimenti e dovendo poi, dunque, comprarne di nuovi.
In particolare c’è uno sbaglio super comune che facciamo quasi tutti che ha a che fare con l’alimento principe della tavola italiana: il pane. Non c’è famiglia che non acquisti il pane e non c’è famiglia che non ne getti via una valanga dopo circa tre giorni quando basterebbe pochissimo per farlo durare molto ma molto di più, anche il doppio.
Come conservare il pane: non commettere questo errore
Come conservare il pane per farlo durare il più a lungo possibile? Non tutti, infatti, abbiamo la possibilità di andare dal panettiere ogni mattina e, pertanto, se riusciamo a fare la spesa una volta alla settimana dobbiamo cercare di conservarlo al meglio in modo che non diventi duro e secco o molliccio dopo due giorni. La maggior parte di noi, però, commette un certo errore e la cosa peggiore è che crede di fare la cosa giusta.

Il pane è uno degli alimenti più consumati e più amati nel nostro Paese. Ce ne sono tantissime varietà: una per ogni palato potremmo dire. A Milano, ad esempio, andiamo matti per la nostra cara michetta: croccante fuori e con poca mollica, ideale da farcire con salumi o formaggi o verdure. Delizioso e senza rivali il pane di Alta Mura ma potremmo dire che ogni regione ha la sua specialità anche in fatto di pane.
Ma come conservare il pane per evitare di doverlo gettare nei rifiuti dopo due giorni? La cosa da non fare mai è metterlo in una busta di plastica: errore che commettiamo quasi tutti nella convinzione che la plastica faccia durare di più il cibo. La plastica impedisce lo scambio di aria e di umidità con l’esterno e la conseguenza sarà un pane gommoso come la spugna per lavare i piatti e potrebbe anche fare la muffa.
L’ideale è conservare il pane in un sacchetto di carta o, in alternativa, in un contenitore di vetro. Questo consentirà all’alimento di respirare e la crosta resterà bella croccante e la mollica fragrante. In questo modo ci durerà anche cinque o sei giorni e noi risparmieremo un bel po’ di soldi.
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Trucchi e consigli: in caso di pane indurito, basterà bagnarlo con un pochino di acqua fredda e poi farlo scaldare nel forno per 10 minuti e tornerà fragrante. In caso fosse inutilizzabile, potete sempre ammorbidirlo in acqua o latte e farci delle squisite polpette.