Non chiamarli solo ravioli, in Emilia Romagna ogni città ha la sua pasta ripiena: i 5 formati più gustosi

In Emilia Romagna ogni città ha il suo formato di pasta ripiena: ecco quali sono i 5 più gustosi di tutti.

L’Emilia Romagna è una regione italiana famosa per le sue innumerevoli eccellenze enogastronomiche. In particolare, per la pasta fresca. In questa zona d’Italia, infatti, nascono tantissimi dei formati più famosi al mondo: dai tortellini ai cappelletti, passando per le tagliatelle fino ad arrivare a sua Maestà la sfoglia per la lasagna.

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Non chiamarli solo ravioli, in Emilia Romagna ogni città ha la sua pasta ripiena: i 5 formati più gustosi (Ricettaqubi.it)

Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti! Un fatto singolare in Emilia Romagna è inoltre che uno dei formati più amati dagli italiani cambia nome e forma a seconda della città in cui ci si trova. Molti potrebbero considerarli dei semplici ravioli, ma per emiliani e romagnoli la pasta ripiena è una questione più complessa.

Una pasta ripiena per ogni città dell’Emilia Romagna

In Emilia Romagna la pasta fresca, specie quella ripiena, è una questione molto seria. Ci sono talmente tanti formati che addirittura ogni città ha il suo! A nostro avviso quelli assolutamente da non perdere sono questi 5.

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Una pasta ripiena per ogni città dell’Emilia Romagna (Ricettaqubi.it)
  1. Cappelletti: ne esistono due varianti. Quelli romagnoli e quelli emiliani. Il loro luogo d’origine è Forlimpopoli, la città di Pellegrino Artusi. E fu proprio Artusi a mettere nero su bianco la differenza fra le due varietà. A cambiare è di fatto il ripieno e non la forma. In Romagna si fa con ricotta e petto di cappone. Ma perché si chiamano cappelletti? Perché si dice si faccia riferimento al cappello che si usava sul territorio in epoca medievale.
  2. Tortellini: per quanto riguarda la loro origine, c’è da secoli una diatriba fra Modena e Bologna, ma in realtà la patria dei tortellini sarebbe Castelfranco Emilia. Un tempo era in provincia di Bologna, ora è in provincia di Modena. Le due tipologie differiscono principalmente per il ripieno. Benché ogni famiglia abbia la sua ricetta, in generale possiamo dire che a Bologna si usa per il ripieno il prosciutto crudo, la mortadella e il lombo di maiale. A Modena si sostituisce quest’ultimo con il manzo.
  3. Cappellacci: tipici del ferrarese, sono un formato di pasta a disco, piuttosto grande e con un ripieno di zucca. Attenzione però a non confonderli con quelli mantovani, in cui il ripieno prevede l’aggiunta degli amaretti.
  4. Balanzoni: sono fatti con la sfoglia verde (quella delle lasagne alla bolognese) e nel ripieno deve esserci assolutamente la mortadella.
  5. Anolini: tipici di Parma, hanno la forma di piccole mezzelune, ripiene di carne e servite in brodo. Sono tipici delle feste e pare risalgano al Rinascimento.

In realtà la lunga lista della pasta ripiena emiliana e romagnola potrebbe tranquillamente continuare. Meritano ad esempio una menzione particolare i tortelli con la coda piacentini. Il nome dipende dalla forma, che richiama una foglia con il picciolo. Il ripieno invece è fatto con ricotta e spinaci e vengono serviti con il burro fuso.

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