Sono diffusi in tutta Italia, ma a Roma sono una vera specialità: come è nato il maritozzo e perché si chiama così.
I maritozzi sono dei dolci romani, molto amati e diffusi anche fuori dalla Capitale. In pratica, si tratta una specie di soffice pagnottella fatta con acqua, farina, lievito, zucchero, latte, uova e burro, divisa a metà e riempita con la panna montata. Nel corso del tempo sono nate delle rivisitazioni che hanno introdotto nuovi gusti e decorazioni.
Non puoi andare a Roma e non assaggiare il maritozzo: la curiosa storia del dolce più amato della Capitale (Ricettaqubi.it)
Ad ogni modo, il maritozzo romano originale è quello con la panna. Ma al di là della ricetta, ti sei mai chiesto perché questo dessert si chiama proprio così? La sua storia è alquanto curiosa e risale a tantissimi secoli fa. Addirittura all’epoca degli Antichi Romani.
Maritozzo romano: la storia del dolce più amato della Capitale
Per chi va a Roma è impensabile non fare una tappa in qualche locale per gustare il dolce più celebre di tutti: il maritozzo. Diciamo che è una vera istituzione, proprio come il Colosseo, e merita di essere celebrato. Non tutti però sanno come è nato il maritozzo e perché si chiama così. Per scoprirlo, bisogna tornare indietro nel tempo fino all’epoca degli Antichi Romani.

Già allora, infatti, si preparavano delle pagnottelle a base di farina, uova, burro e sale, successivamente addolcite con ingredienti come miele e uvetta. Questo dolce veniva in genere preparato come pasto per i pastori, che passavano la giornata a lavoro nei campi. All’epoca non si chiamava maritozzo, ma sembra proprio che questo dolcetto fosse il suo antenato.
Perché si chiama maritozzo
Ad ogni modo, da dove arriva il nome maritozzo? Come si può facilmente immaginare, il termine ha a che fare con mariti, mogli e matrimoni. Secondo la leggenda, questo panino dolce pare venisse donato il primo venerdì del mese di marzo, che in passato era il giorno in cui si celebrava una ricorrenza simile a quella di San Valentino, dal futuro marito alla sua promessa sposa. Al suo interno poteva essere spesso nascosto il regalo di fidanzamento.
Siccome le ragazze erano solite definire il proprio compagno ‘maritozzo’, con il passare del tempo si è cominciato a chiamare così anche questo dolce. Dunque il termine maritozzo deriverebbe da un’usanza tutta popolare. Inoltre, nei paesi di campagna fuori da Roma, il maritozzo è diventato un dolce con cui le giovani ancora libere tentavano di trovare marito “prendendolo per la gola”.
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In pratica, era diffusa l’usanza di preparare queste pagnottelle farcite e portarle nella piazza del proprio paese, per donarle a coloro che lì giungevano per trovare la futura fidanzata e moglie.
C’è, poi, un’altra storia legata al maritozzo. Molti gli attribuiscono l’appellativo “Santo”, rifacendosi ad una consuetudine dell’epoca medievale. Sembra, infatti, che un tempo questo dolce fosse l’unico modo con cui si poteva interrompere il digiuno quaresimale. Da qui la scherzosa battuta “Er Santo maritozzo”.