Sai perché a Napoli si dice “O sazio nun crere a o riuno”? Ecco finalmente svelato il significato nascosto dell’antico proverbio.
In Campania, e ancora di più a Napoli, il cibo è praticamente ovunque. Non solo a tavola e a casa, ma anche nei ristorante, nei chioschetti e direttamente per strada. Addirittura anche la lingua e i modi di dire sono influenzati dalle abitudini alimentari. Ci sono infatti tantissimi proverbi che traggono ispirazione dal cibo e dalla cucina.

Tra questi c’è anche la famosa espressione “O sazio nun crere a o riuno”. La conosci? Sai che cosa vuol dire? Molto probabilmente, se non sei campano, questa è la prima volta che la senti. Ma niente paura, ci pensiamo noi a svelarti qual è il suo significato profondo.
Il vero significato del proverbio napoletano “O sazio nun crere a o riuno”
Forse non l’avrai mai sentito dire prima d’ora, ma a Napoli l’espressione “O sazio nun crere a o riuno” è un proverbio famosissimo e dalle origini molto antiche. Letteralmente vuol dire “colui che è sazio non crede a colui che è a digiuno”. In altre parole, una persona che ha mangiato a sufficienza non riesce (o non vuole) capire chi, al contrario, ha fame.
Tuttavia, questa frase non si limita a far riferimento soltanto all’aspetto materiale della faccenda, ma nasconde anche un significato più profondo. Una specie di morale. L’antico modo di dire, a livello metaforico, allude infatti alle disparità sociali. Una questione che in Campania e nel Meridione in generale ha sempre occupato un ruolo di primaria importanza all’interno dell’opinione pubblica, fin sai tempi dell’Unità d’Italia.

In questo senso, quindi, “O sazio nun crere a o riuno” vuol dire che colui che gode di determinati privilegi non si interessa dei bisogni della gente umile. Sottolineando, così, anche una scarsa empatia nei confronti del prossimo e il mancato desiderio di comprendere l’altro. Una caratteristica che è spesso tipica di alcune persone benestanti, le quali, più o meno consapevolmente, decidono di giudicare la situazione precaria altrui da un punto di vista privilegiato, piuttosto che provare ad analizzarla meglio e a comprenderla fino in fondo.
In senso traslato, potremmo dire che questo detto si riferisce anche all’incapacità di un soggetto di comprendere una certa situazione, non soltanto economica, se non l’ha vissuta in prima persona. Solo chi ha provato sulla propria pelle una determinata condizione o un determinato dolore può capire davvero cosa questo comporti.
Motivo per cui spesso a Napoli tale espressione si usa per indicare anche chi esprime un giudizio senza avere una vera conoscenza di ciò di cui si sta parlando. Ancora una volta, quindi, il cibo diventa un’occasione per trattare argomenti più importanti, che vanno al di là della sfera materiale.