Durante le tue vacanze in Romagna non puoi non assaggiare questi piatti tipici: sono uno meglio dell’altro!
Le vacanze si avvicinano sempre di più. A tal proposito, sei hai intenzione di concederti anche solo una breve visita in Romagna, non puoi non deliziare il palato con le innumerevoli specialità di questo tratto d’Italia. La cucina romagnola, infatti, è estremamente rinomata in tutto lo Stivale. Alcune ricette tradizionali sono addirittura conosciute all’estero.

Basti pensare ai cappelletti, ai passatelli e alla piadina. Chi è che non li ha mai assaggiati almeno una volta nella vita? Ma non è tutto, perché in questa regione ci sono anche tantissime altre preparazioni tipiche da far perdere la testa a chi le assaggia.
Vacanze in Romagna: quali sono i piatti tipici da assaggiare assolutamente
Hai in mente di fare un viaggetto in Romagna quest’estate? Allora prendi subito carta e penna e segnati questi piatti tipici che devi assolutamente assaggiare. Ce n’è per tutti i gusti, dai primi ai secondi, passando per dolci e snack. Ecco quali sono i migliori.

- Piadina: l’abbiamo già menzionata ed è conosciuta in tutto il mondo. Viene considerata il pane dei poveri e dal 2014 ha il marchio Igp. La classica è con scquacquerone, prosciutto crudo e rucola, ma puoi farcirla come vuoi.
- Crescione o cassone: è una sorta di calzone fritto, ripieno con erbe spontanee e formaggio.
- Spianata: è la tipica focaccia al rosmarino. Il nome deriva dalla forma schiacciata ed allungata.
- Passatelli: in genere si fanno in brodo di cappone. Il piatto è quindi una specie di minestra, fatta con pasta di pane raffermo, uova e formaggio.
- Cappelletti: non hanno bisogno di presentazioni. È la tradizionale pasta ripiena romagnola da fare sempre con il brodo di cappone. Rispetto ai tortellini sono più grandi ed hanno una sfoglia più spessa, mentre il ripieno è vegetariano.
- Orecchioni: sono dei grossi ravioli a mezzaluna, la cui forma richiama quella di un orecchio a sventola. Il ripieno può cambiare, ma è quasi sempre vegetariano. Di solito si mangiano asciutti, con un bel ragù di carne o burro e salvia.
- Basotti: sono i tagliolini al forno tipici di Cesena, serviti a fette croccanti. A vederli ricordano la frittata di pasta campana, ma in realtà fra gli ingredienti non ci sono le uova. Si fanno sbollentando la pasta nel brodo di carne e poi si ripassano al forno con pangrattato, strutto e formaggio grattugiato.
- Poveracce: sono le vongole saltate in padella con olio, aglio e prezzemolo. Il condimento, come suggerisce il nome, è povero e semplice.
- Ciambella romagnola: non è una vera ciambella perché è senza buco. Ricorda più un panetto basso, dalla consistenza friabile e biscottata. L’impasto è a base di farina, uova, zucchero e burro e la superficie è decorata con una spolverata di zuccherini.
- Sabadoni: sono dei tortelli dolci fritti a base di saba, cioè di mosto d’uva cotto. Possono essere ripieni di castagne o di confettura.
Quali proverai?