Hai mai sentito parlare dei pagnuttielli? Sono gli antenati dei panini napoletani e la loro storia è incredibile

Di sicuro conoscerai i panini napoletani, ma sai che sono sono i pagnuttielli? Quando scoprirai la loro storia rimarrai a bocca aperta!

Chi ha origini campane sa bene che cosa sono i panini napoletani, dei rustici fatti con la pasta della pizza, ripieni di salumi e formaggi, tipici dello street food partenopeo. Non tutti però si ricordano che ancora prima di questa specialità in tutta la Campania erano diffusi i pagnuttielli. In pratica gli antenati dei panini napoletani che conosciamo oggi.

pagnuttielli napoletani
Hai mai sentito parlare dei pagnuttielli? Sono gli antenati dei panini napoletani e la loro storia è incredibile (Ricettaqubi.it)

In poche parole, i pagnuttielli erano delle palline di impasto di pane, arricchite con i salumi che si avevano a disposizione. Ormai solo pochi panifici li fanno ancora. La maggior parte vende i panini napoletani. Un tempo, però, in ogni angolo della città c’erano venditori ambulanti, che richiamavano l’attenzione dei passanti per vendere questo gustosissimo cibo di strada.

Cosa sono e come nascono i pagnuttielli, gli antenati dei panini napoletani

I pagnuttielli sono gli antenati dei panini napoletani. Delle pagnotte rotonde piuttosto piccole, fatte con la pasta di pane avanzata, condita con strutto, salame, pecorino e cicoli. In realtà ogni panettiere aveva la sua ricetta. Alcuni, infatti, ci mettevano anche le uova sode oppure l’olio al posto della sugna e così via. Insomma, erano un prodotto di recupero, che veniva fatto per non sprecare l’impasto del pane avanzato.

panini napoletani moderni
Cosa sono e come nascono i pagnuttielli, gli antenati dei panini napoletani (Ricettaqubi.it)

Non a caso, la principale differenza tra il pagnuttiello e il panino napoletano sta proprio nell’impasto. In quest’ultimo è presente anche il latte, in modo da formare una sorta di pan brioche salato, mentre nel primo c’erano solo acqua, farina, lievito e strutto. Una ricetta, quindi, più semplice.

In origine, i pagnuttielli erano venduti per strada dai pagnuttellari, i garzoni dei panifici della prima metà del Novecento. Questi venditori ambulanti giravano per la città richiamando l’attenzione dei passanti con grida e fischi, in modo tale da riuscire a vendere la propria merce. Di solito i pagnuttellari, quasi esclusivamente uomini, avevano un giorno fisso a settimana in cui giravano per i vicoli di Napoli con i pagnuttielli.

In questo modo, evitavano di farsi concorrenza tra loro in un periodo già di per sé economicamente difficile. Più tardi, verso gli anni 50, i tradizionali pagnuttielli vennero perfezionati dai panettieri, i quali diedero vita ai panini napoletani attuali, che non venivano più venduti per strada, ma nei negozi, ben esposti nelle vetrine.

Nonostante i cambiamenti a cui sono andati incontro nel corso del tempo, i pagnuttielli napoletani restano uno dei prodotti principali dello street food campano. È interessante, inoltre, notare come la figura del pagnuttellaro rappresenti in qualche modo una sorta di delivery ante litteram. Una prima forma di street food in tempi non sospetti.

 

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