Comune Milano e QuBì per co-programmare il welfare territoriale!
Un avviso pubblico del Comune di Milano per creare un modello strutturale di collaborazione tra pubblico e privato sociale, che coinvolga le reti territoriali attivate dal Programma QuBì.
Con l’intento di mettere a sistema un modello di welfare territoriale che metta insieme le risorse pubbliche e private, il Comune di Milano ha lanciato un avviso pubblico per raccogliere le manifestazioni di interesse degli enti del Terzo settore che intendono collaborare con l’Amministrazione per individuare bisogni e risorse della comunità locale e costruire risposte integrate per contrastare la povertà minorile.
La rete che il Comune intende coordinare darà seguito al lavoro costruito negli ultimi 5 anni da Ricetta QuBì, il programma promosso da Fondazione Cariplo con il sostegno di Fondazione Peppino Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Snam e attivo nella città di Milano dal 2017. QuBì è attivo in 25 quartieri di Milano, coinvolgendo circa 450 realtà del Terzo settore, associazioni, parrocchie e dando sostegno ad oltre 50 mila persone, di cui quasi la più della metà minori.
All’avviso potranno partecipare tutti i soggetti del Terzo settore: cooperative sociali, consorzi, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, imprese sociali con un’esperienza almeno biennale su questi temi.
Le proposte verranno poi vagliate dall’Assessorato al Welfare e Salute e i soggetti ritenuti idonei potranno partecipare al percorso di co-programmazione tra il Comune di Milano e le reti territoriali di QuBì che si svolgerà attraverso incontri di confronto che si terranno indicativamente a partire da fine maggio.
Tra gli obiettivi da perseguire: definire le aree di intervento, identificando gli eventuali ambiti su cui è necessario un potenziamento delle attività; individuare i nuovi bisogni e le risorse, supportando la capacità degli attori territoriali di fare rete per dare risposte coordinate.
La stabilizzazione della figura dell’assistente sociale di comunità, inserita grazie a QuBì, e l’introduzione in via sperimentale di quella del Welfare Community Manager, prevista dal Piano di Sviluppo del Welfare, costituiscono ulteriori e fondamentali tasselli nel consolidamento di un sistema di welfare territoriale in grado di sostenere le sfide dei prossimi anni.