Sono questi i 5 peperoncini più piccanti d’Italia: in cima alla classifica non ci sono solo quelli calabresi.
Non a tutti piace mangiare piccante ed anche chi gradisce questo tipo di sapore non è detto che ami qualunque tipologia di peperoncino. Dipende ovviamente dal livello di intensità. Ciò che è certo è che il peperoncino, al di là del gusto, è un alimento ricco di benefici.

Per esempio, favorisce la circolazione sanguigna e la digestione, fa bene al cuore ed aiuta ad alleviare il dolore. Inoltre, essendo ricco di vitamina C e antiossidanti, rafforza il sistema immunitario e contrasta i radicali liberi. Non è però indicato a chi soffre di reflusso gastroesofageo, ulcere e allergie.
Tradizionalmente si dice che i peperoncini più piccanti d’Italia siano quelli calabresi, ma in realtà ce ne sono anche alcune varietà di altra provenienza che non sono da meno.
La classifica dei peperoncini più piccanti d’Italia
La Calabria ha la fama di essere la patria dei peperoncini più piccanti d’Italia, ma ci sono anche alcune varietà che sono altrettanto forti, ma provengono da zone differenti. Per capire quali sono i peperoncini più piccanti, bisogna innanzitutto prendere in considerazione la scala di Scoville, dal nome del suo inventore Wilbur Scoville (unità di misura Scoville Heat Units – SHU).

Si tratta di uno strumento che misura il livello di intensità del piccante. Nello specifico, indica la quantità di capsaicina (la sostanza responsabile della piccantezza) contenuta all’interno dei vari peperoncini. Vediamo quindi secondo questa scala quali sono i 5 peperoncini più piccanti d’Italia.
- 5° posto – Calabrese a mazzetti (18.000 SHU): in realtà è coltivato anche in Puglia, ad ogni modo è diffuso soprattutto in Calabria. Si usa raccoglierlo in piccoli mazzetti, da cui il nome. Il sapore è ottimo e la piccantezza relativamente bassa lo rende adatto quasi a tutti.
- 4° posto – Peperoncino Etna (20.000 SHU): cresce sulle pendici del vulcano ed è perfetto per condire la pasta. La pianta si presenta compatta e dalla crescita cespugliosa, i fiori sono riuniti in mazzetti e il peperoncino ha la forma di cornetti allungati verso l’alto.
- 3° posto – Lazzaretto abruzzese (40.000 SHU): anche detto Naso di Pinocchio o Joe’s Long Cayenne, è molto diffuso in Italia, ma è originario della Guyana francese. È spesso usato in polvere.
- 2° posto – Diavolicchio calabrese (50.000 SHU): è caratterizzato da una pianta a cespuglio compatto e produce una moltitudine di piccoli frutti a cornetto di colore rosso vivace. Si usa fresco, ma anche essiccato ed è adatto per salse e pasta.
- 1° posto – Sigaretta calabrese (85.000 SHU): è la varietà più piccante d’Italia. I frutti hanno forma allungata e sono simili a cornetti dritti o leggermente curvati, dalla superficie liscia.
Si conferma dunque in parte corretto lo stereotipo secondo cui i peperoncini più piccanti d’Italia arrivano dalla Calabria. Tre dei cinque in classifica provengono infatti da questa regione. In vetta però non mancano anche un peperoncino siciliano ed uno abruzzese.