Se vuoi innamorarti della gastronomia isolana ecco i cinque formaggi sardi che non puoi perderti se va in vacanza. Oggi te li sveliamo noi.
Preparatevi per un viaggio nei sapori di una terra mitica che vi permetterà di scoprire le sue origini attraverso ciò che andrete a mangiare. Statene certi che sarà bellissimo.

Siamo certi che molti di voi passeranno le ferie in Sardegna, un posto magico dove è splendido andare tutto l’anno ma soprattutto in estate. Ci troviamo infatti di fronte a un’isola che ci accoglie col calore della sua gente e vi offre lo specchio cristallino dei suoi mari, in grado di rilassare e di far respirare aria buona.
Non mancano monumenti e storia in questi posti, ma soprattutto non manca la buona cucina. Qui il cibo è considerato sacro e soprattutto è un qualcosa che permette di scoprire le origini di un posto dove la tradizione è ancora al centro dell’attenzione. Tornerete nelle cucine dei pastori con gusti forti e genuini, quanto più espressi soprattutto attraverso il gusto dei formaggi che vi troverete ad assaggiare.
Oggi vogliamo mostrarvi una parte con cinque dei migliori che conosciamo.
Cinque formaggi sardi da provare in vacanza, i migliori
Quando si parla di Sardegna e formaggio non si può fare a meno di partire dal Pecorino Sardo DOP che viene prodotto con latte di pecora e ha un sapore leggermente piccante con delle note aromatiche che possono andare a variare anche molto in base ai tempi e i metodi di stagionatura.

Senza dimenticare il Casizolu che è un formaggio a pasta filata con un sapore delicato e perfetto anche per essere grigliato oltre che per essere gustato anche fresco.
Straordinaria è l’Axridda un formaggio ovino a pasta molle che viene realizzato con latte di pecora. Il sapore è leggermente acidulo e la consistenza cremosa, si abbina bene anche a sughi e cottura.
Il Fiore Sardo DOP è un formaggio a pasta dura che viene prodotto con latte di pecora intero crudo, il suo sapore deciso ha delle note di affumicatura, ma attenzione non è adatto ai bambini molto piccoli proprio perché realizzato con latte crudo.
Chiudiamo la rassegna con il Bonassai, un pecorino grasso di breve stagionatura e con una pasta molle. Si tratta di un prodotto in rampa di lancio, relativamente giovane visto che è stato ideato nel 1966 da una tecnologia progettata dall’Istituto Zootecnico e Caseario Sardegna. La salatura è l’aspetto più particolare dello stesso.