Sonia Peronaci è sicuramente il primo volto che si pensa quando si parla di Giallo Zafferano, ma sapete perché ha lasciato il famoso giornale di ricette? Dietro la scelta c’è molto di più.
Oggi andiamo a leggere un’intervista legata a uno dei più grandi colossi dell’informazione gastronomica italiana, un qualcosa che nessuno si poteva aspettare. Giallo Zafferano è un sito web che viene fondato e lanciato da Sonia Peronaci nel 2006 e conta a oggi 43 milioni di followers in tutto il mondo. Sicuramente anche a voi sarà capitato di voler preparare qualcosa per cena, cercare la ricetta su Google e finire sul sito per essere assistiti nei minimi dettagli.

Non molti sanno però che tra il 2015 e il 2016 c’è stata una rivoluzione interna. Il portale, gestito da Banzai Media Holding, viene rilevato da Arnoldo Mondadori Editore e cambiano molte cose all’interno del sito. Dopo quasi dieci anni da quel momento arrivano delle dichiarazioni inattese da parte proprio della Peronaci che potrebbero portare l’azienda presto a rispondere.
L’intervista è stata dunque riproposta online, svelandoci molti particolari legati a quel momento e alzando anche un velo di polemiche.
Giallo Zafferano, la polemica di Sonia Peronaci
Sonia Peronaci ha parlato dell’affaire Giallo Zafferano ai microfoni di Million$, specificando: “Quando ci hanno acquisito ho capito che volevano mandare avanti GialloZafferano, non Sonia Peronaci e allora ho pensato di andare via”.
La donna ha parlato al podcast condotto da Tommaso Mazzanti, fondatore dell’Antico Vinaio, e Joe Bastianich, specificando anche: “All’inizio devo dirvi la verità era tutta passione, però avevamo l’idea che quello doveva diventare il nostro lavoro. Non l’abbiamo fatto per dire facciamo una cosa di passione e poi come va va. Avevamo in mente qualcosa di più”.

Un progetto all’epoca davvero rivoluzionario: “In quegli anni non c’erano gli smartphone, i tablet, la gente non credeva nel web e diceva che fosse un fenomeno passeggero. All’epoca era questo il sentore. La cosa che racconto sempre è che quando sono andata in banca ad aprire il nostro primo conto ci hanno chiesto cosa facevamo. Gli abbiamo detto che gestivamo un sito di cucina e ci risposero che non sarebbe durato molto”.
E poi il successo, tanto che spiega Sonia: “Nel 2015 solo con la mia faccia siamo arrivati a fare due milioni e mezzo di utenti unici. Avevamo già un bel traffico, ma da soli non ce l’avremmo mai fatta. Non avevamo le competenze che po abbiamo acquisito”. L’addio a quel punto è diventato naturale.