Piadina o crescione? Molti li confondono ma sono due specialità romagnole diverse, questo dettaglio fa la differenza

Anche tu confondi la piadina con il crescione? Stai molto attento perché sono due specialità romagnole diverse.

La cucina dell’Emilia Romagna, come ben sappiamo, è famosa ed apprezzata in tutto il mondo. Dai tortellini alle tagliatelle, fino ad arrivare alla lasagna e alla piadina, sono davvero tantissime le eccellenze che si possono gustare in questa regione d’Italia. Molti però commettono un errore davvero madornale: confondono la piadina con il crescione.

piadina romagnola
Piadina o crescione? Molti li confondono ma sono due specialità romagnole diverse, questo dettaglio fa la differenza (Ricettaqubi.it)

Entrambe sono delle specialità romagnole, che presentano però delle differenze abissali. Tu sai in che cosa sono diverse tra loro? Questo dettaglio, in particolare, è ciò che cambia fra le due preparazioni. Approfondiamo subito il discorso, prima di fare brutte figure davanti ad un romagnolo.

Qual è la differenza tra piadina e crescione: il dettaglio da non trascurare

Piadina o crescione? Molti utilizzano i due termini come se fossero sinonimi, ma in realtà si tratta di due specialità diverse. Facciamo subito un po’ di chiarezza. Partendo dai punti in comune, possiamo dire che entrambe sono degli street food romagnoli e sono fatte con un impasto a base di acqua, farina, strutto e sale, che viene poi steso in modo da formare un disco.

Veniamo ora alle differenze. Il crescione rimane più sottile della piadina e viene farcito e ripiegato su se stesso a mezzaluna, con i bordi sigillati di solito con i rebbi di una forchetta. A questo punto, si cuoce in teglia. La piadina, invece, si cuoce sempre in teglia, ma da aperta e viene farcita e ripiegata a metà su se stessa solo dopo la cottura. Un’altra differenza è che i bordi della piada restano aperti.

crescione farcito
Qual è la differenza tra piadina e crescione: il dettaglio da non trascurare (Ricettaqubi.it)

I dubbi, però, non finiscono qua perché nella cucina romagnola c’è anche il cassone o cascione. Questi due sono dei sinonimi utilizzati per chiamare sempre il crescione. Il nome cambia semplicemente in base alla zona in cui ci si trova. Verso Rimini si dice cassone o cascione, mentre verso Ravenna si usa il termine crescione, che deriva dalla verdura omonima usata in origine per farcirlo.

Con il passare del tempo, il ripieno è andando incontro a diverse rivisitazioni. La ricetta tradizionale, però, prevede l’uso di erba crescione, aglio, scalogno e cipolla. Tornando alla piadina, questa si può farcire come si vuole. È infine interessante notare, come la piadina sia considerata da sempre l’antico “pane dei romagnoli”. La sua prima menzione certa risalirebbe infatti alla Descriptio Romandiolae del cardinal legato Anglico de Grimoard, il quale ne fissa per la prima volta la ricetta nel 1371.

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