5 piatti regionali primaverili per fare subito il pieno di energie: sono buoni e ricchissimi di vitamine ed altre sostanze nutritive.
In primavera non si può proprio fare a meno di portare a tavola tantissime ricette a base di verdure. Solo così si può fare il pieno di vitamine e di energie ed affrontare al meglio la bella stagione ed i primi caldi. Mangiare in modo sano e bilanciato è infatti fondamentale per supportare la salute dell’organismo a 360 gradi.

Noi italiani in questo siamo fortunatissimi, poiché qualsiasi regione dello Stivale è ricca di prodotti sani e genuini, che si possono cucinare in tantissimi modi diversi in base alla tradizione locale. Oltre infatti alle solite insalate, ci sono dei piatti molto più sfiziosi che sono anche un vero toccasana!
5 piatti regionali per fare il pieno di vitamine ed energie a tavola
Ci sono tantissime ricette regionali a base di verdure con cui fare il pieno di vitamine in primavera. Il nostro Paese è infatti famoso per la cucina mediterranea che, come sappiamo, è ricca di ortaggi. Ecco quindi qualche idea da non farsi assolutamente scappare.

- Risotto agli asparagi – Veneto: gli asparagi sono un prodotto tipico della primavera, specialmente al Nord, dove vengono cucinati in genere con le uova o nel risotto. In Veneto si trovano l’asparago di Badoere (bianco e verde, entrambi Igp) e quello di Cimadolmo e Bassano (entrambi bianchi, Igp il primo e Dop il secondo). Per esaltare questo prodotto al meglio, il risotto è senza dubbi l’ideale.
- Subrich – Piemonte: il termine subrich letteralmente vuol dire ‘mattone’ ed indica la tecnica di cottura. In pratica sono delle frittelle fatte con tanti ingredienti primaverili tra cui erbe, spinaci e asparagi, tritati a mano ed impastati con uova, parmigiano ed olio.
- Turtun di Castelvittorio – Liguria: è una torta salata fatta con erbe selvatiche, formaggio fresco di capra o pecorino, farina, uova e olio extravergine di olive taggiasche. Non dimentichiamoci in questa regione nemmeno della famosa torta Pasqualina.
- Vignarola – Lazio: è un piatto povero fatto con carciofi, fave e piselli. Alcuni ci aggiungono anche la scarola. Ce ne sono due versioni: una vegetariana e l’altra con aggiunta del guanciale o della pancetta. In entrambi i casi le verdure vengono cotte secondo i loro tempi, fino ad ottenere alla fine una consistenza leggermente brodosa.
- Frittedda – Sicilia: è un’antica pietanza ricca di fibre, a base di fave, piselli e carciofi, che si può gustare sia come contorno, sia con la pasta. A Palermo si fa in agrodolce, lasciando soffriggere le verdure a fiamma dolce. Solo alla fine si alza il fuoco e si aggiungono zucchero e aceto. Nella variante ennese c’è anche il finocchietto selvatico.