A Roma tutti dicono ‘Mica pizza e fichi’, in pochi però conoscono la vera storia nascosta dietro questo famoso modo di dire.
Di sicuro anche tu avrai sentito usare l’espressione ‘Mica pizza e fichi’. Si tratta di un modo di dire tipicamente romanesco, che nel corso del tempo si è poi diffuso in moltissime altre zone d’Italia. Oggi, infatti, tante persone anche al di fuori della Capitale impiegano questa specie di proverbio per alludere a qualcosa o a qualcuno di un certo livello e che ben si distingue dalla massa.

Quello che però in pochi sanno è come è nata questa espressione e perché si è cominciato ad utilizzarla proprio così. Anch’io prima non conoscevo la ragione, poi un mio amico che abita a Testaccio mi ha spiegato bene tutto quanto.
Perché si dice ‘Mica pizza e fichi’: la vera storia del famoso modo di dire romanesco
Se sei pratico del dialetto romanesco di sicuro avrai sentito ripetere più volte l’espressione ‘Mica pizza e fichi’. In realtà non bisogna essere per forza della Capitale per sapere che cosa significa questo modo di dire. Come abbiamo anticipato, si tratta di una maniera simpatica per dire che ciò di cui si sta parlando ha un certo valore e che, al contrario, non è qualcosa di poco conto come la pizza con i fichi.

Ma perché viene chiamata in causa proprio questa pietanza, intesa come un termine di paragone di basso livello? Ciò accade perché nell’Antica Roma esisteva una schiacciata di pane tipica del popolo, che veniva spesso accompagnata dai fichi, che si trovavano comunemente per strada e che quindi non costavano nulla. I nobili, di conseguenza, li snobbavano.
Per molti secoli i fichi hanno continuato ad essere considerati prodotti di scarso valore, dal momento che anche durante le guerre mondiali sono serviti da sostentamento dei soldati e dei più poveri. Solo più di recente i fichi sono stati rivalutati, tanto che oggi quello fra la pizza e questo antico frutto è ritenuto un abbinamento gourmet.
Tuttavia, malgrado la recente riabilitazione, l’espressione ‘Mica pizza e fichi’ ha continuato e continua ad essere un modo di dire che fa riferimento a due termini di paragone, in cui solo uno è di valore, mentre l’altro è di basso livello. Lo sapevi? Questo però non è l’unico caso in cui il cibo si mescola con la lingua italiana e con il dialetto. Scopri, ad esempio, che cosa vuol dire “A carne ‘a sotto e i maccarune ‘a coppa“, un modo di dire tipicamente napoletano.