Stasera Spritz, offro io: come è nato l’aperitivo veneziano più amato di sempre? Origini e varianti

Lo Spritz è un famoso aperitivo veneziano, non tutti però sanno come e quando è nato: ecco la sua storia e le varianti possibili.

Tutti quanti conosciamo lo Spritz, il famoso cocktail di origine veneziana, amato in tutta Italia. Perfetto per l’ora dell’aperitivo, si fa con 6 cl di Prosecco, 4 cl di Aperol ed una spruzzata di soda o Seltz. Questa perlomeno è la ricetta ufficiale, ma ovviamente esistono poi diverse rivisitazioni in base alla zona in cui si trova. Inoltre, di recente sono nate delle varianti più innovative e alla moda.

aperitivo spritz
Stasera Spritz, offro io: come è nato l’aperitivo veneziano più amato di sempre? Origini e varianti (Ricettaqubi.it)

Prima, però, di scoprire tutte le varie versioni, torniamo indietro nel tempo e cerchiamo di capire meglio come e quando è nato lo Spritz e quali curiosità si nascondo dietro uno dei drink più amati dagli italiani.

Com’è nato lo Spritz: storia, origini e varianti dell’aperitivo più amato dagli italiani

Lo Spritz è il simbolo per eccellenza dell’aperitivo all’italiana. Fresco, frizzantino e da gustare in abbinamento a qualche sfizioso stuzzichino, è proprio quello che ci vuole dopo una lunga giornata di lavoro o, perché no, dopo un pomeriggio trascorso in totale relax, facendo compere o visitando qualche museo. Insomma, per chi non lo avesse ancora capito, lo Spritz sta bene con tutto ed è l’ideale per qualsiasi occasione!

Ma come e quando è nato l’aperitivo più amato di sempre? Come la maggior parte delle persone saprà, lo Spritz ha origine a Venezia, la città che negli anni ’20 e ’30 del Novecento ha avuto il merito di rendere famoso questo cocktail in tutti i locali della Penisola. In pochi però sanno che già molto tempo prima in laguna esisteva un drink simile.

bicchieri di Spritz
Com’è nato lo Spritz: storia, origini e varianti dell’aperitivo più amato dagli italiani (Ricettaqubi.it)

Nel 1500 Venezia era un’enorme potenza navale, perciò il complesso di cantieri dell’Arsenale era tenuto in grande considerazione. Gli operai che vi lavoravano erano trattati con riguardo e a loro era riservata una merenda speciale: delle gallette accompagnate da un bicchiere di vino allungato con acqua fresca di pozzo. Insomma, uno Spritz ante litteram.

Secondo un’altra teoria, lo Spritz sarebbe nato grazie all’influenza austriaca nel lombardo-veneto, tra la fine del 700 e l’inizio dell’800, quando i soldati asburgici iniziarono a conoscere i vini veneti e cominciarono ad ‘addolcirli’ allungandoli con un po’ d’acqua gassata. Non a caso, il termine Spritz deriva dal verbo tedesco spritzen, cioè “spruzzare”.

Lo Spritz si modernizzò poi ad inizio 900 con il diffondersi dei primi sifoni per l’acqua di Seltz, che diventarono un’alternativa all’acqua frizzante. Fu però negli anni ’20, quando si pensò di ‘macchiare’ la miscela con un po’ di bitter, che nacque lo Spritz così come lo conosciamo oggi.

Varianti

Come abbiamo detto, la ricetta ufficiale dello Spritz prevede l’uso di Prosecco, Aperol e Seltz. In laguna, invece, si usa il Select.Queste però non sono le uniche varianti. A Padova lo Spritz è fatto con il vino bianco frizzante, a Treviso con il Prosecco, a Venezia si va di vino bianco fermo, mentre a Udine si usa il Tocai Friulano.

Campari Spritz
Varianti dello Spritz (Ricettaqubi.it)

Nel resto d’Italia sono molto diffuse anche le versione realizzate con il Campari al posto dell’Aperol, oppure con amari scuri come China Martini o Cynar, che sostituiscono degnamente i bitter. Infine c’è l’Hugo Spritz con i fiori di sambuco.

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