10 varianti regionali di panino che non puoi non assaggiare: sono una meglio dell’altra, non saprai scegliere la tua preferita!
Quando si ha un po’ di fame, non c’è niente di meglio che farsi un bel panino! Si può preparare con tantissime varietà di pane ed ancor più ingredienti per la farcitura. Inoltre, si può fare a casa con le proprie mani, oppure si può comprare al bar. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le occasioni.

Questa, infatti, è la soluzione ideale da gustare sia come semplice spuntino, sia come pasto completo. Tutto dipende da che cosa ci si mette dentro.
Il panino diventa, poi, un vero e proprio simbolo della gastronomia italiana quando viene imbottito con le eccellenze del nostro territorio. Ecco quali sono i 10 panini più buoni d’Italia che devi assolutamente provare.
Quale è il panino più buono d’Italia: le 10 varianti regionali da non perdere
Il panino è uno degli spuntini preferiti di noi italiani (e non solo), perfetto per il pranzo fuori casa. Facile e comodo da mangiare, si può portare con sé praticamente ovunque. E poi è anche semplice da fare e costa relativamente poco se lo si vuole acquistare al bar.

Ma non è tutto, perché il panino è anche un tipo di street food molto apprezzato che connota, in base agli ingredienti che ci sono dentro, le varie regioni della Penisola. In particolare, sono queste le 10 varietà ritenute da tutti le più gustose in assoluto.
- Tramezzino piemontese: è una rivisitazione del sandwich britannico e nasce al caffè storico Mulassano, in centro a Torino. Tipicamente è fatto con pane morbido non tostato e farcito con vari ingredienti. A scegliere il nome è stato Gabriele D’Annunzio, che si ispirò alle tramezze delle case di campagna, per indicare qualcosa da mangiare “in mezzo”, tra colazione e pranzo.
- Lampredotto fiorentino: è una ricetta povera popolare, fatta con uno dei quattro stomaci del bovino, da tagliare al momento e mangiare insieme al panino inzuppato nel brodo.
- 5 e 5 livornese: è un panino con dentro la farinata, chiamato così per via del prezzo. 5 centesimi di lira per il pane e 5 per la torta di ceci all’interno.
- Panino con la porchetta (Lazio e Centro Italia): è diffuso soprattutto in Lazio e Umbria. Il più famoso è il panino con la porchetta di Ariccia.
- Panino con la mortadella (Lazio): è il panino per eccellenza, perfetto nella sua semplicità. Si fa con la rosetta, gonfia e vuota all’interno, e la mortadella, in origine un insaccato del suino aromatizzato con bacche di mirto.
Sud Italia
Scendendo sempre più attraverso lo Stivale, troviamo anche dei panini tipici di queste regioni italiane.

- Cuzzetiello napoletano: era la parte finale del pane cafone, da intingere nel ragù. Oggi ha dato vita a diversi panini farciti con ragù, polpette al sugo, parmigiana di melanzane, scarola e olive ed altri sughi tipici. Immancabile, ovviamente, il pane cafone.
- Panuozzo napoletano: è un panino allungato, fatto con l’impasto della pizza e farcito con mozzarella e pomodori, verdure grigliate e scamorza, salsiccia e friarielli, provola e funghi e via dicendo.
- Puccia salentina: è un pane tondo cotto nel forno a legna, tagliato a metà e farcito con vari ingredienti.
- Pani ca’ meusa palermitano: è il famoso panino con la milza, che può essere schietto (semplice) o maritato (con l’aggiunta di caciocavallo e ricotta).
- Pane e panelle (Palermo): è un panino farcito con delle piccole frittelle di farina di ceci.
Una menzione a parte la merita la piadina romagnola che non è propriamente un panino, ma è senza dubbi una sua stretta parente.