Piemonte, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia: tutti rivendicano la paternità del tiramisù ma dove è nato davvero?

Dove è nato davvero il tiramisù, in Piemonte, Toscana, Veneto o Friuli Venezia Giulia? Le vere origini del dolce più amato di sempre.

Il tiramisù è senza dubbi uno dei dolci italiani più amati di sempre. Nessuno sa resistere al suo aroma inconfondibile e alla sua cremosità, nemmeno all’estero! Nel corso del tempo sono nate diverse versioni.

tiramisù tazza di caffè
Piemonte, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia: tutti rivendicano la paternità del tiramisù ma dove è nato davvero? (Ricettaqubi.it)

Si va da quella classica con mascarpone, caffè e savoiardi a quella con i Pavesini e i biscotti secchi, alla variante con il cioccolato o, ancora, ai più originali tiramisù alle fragole, al cocco o al limone. Insomma, questo dessert è così buono che vale la pena assaggiarlo in tutte le salse!

Ma dove è nato veramente? A proposito della sua nascita e della sua invenzione c’è una vera e propria diatriba. Sarebbero di fatto diverse le regioni d’Italia a rivendicarne la paternità.

Dove è nato il tiramisù: la diatriba fra Piemonte, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia

Sul fatto che il tiramisù sia uno dei dolci italiani più buoni siamo praticamente tutti d’accordo. C’è però un punto su cui ci sono posizioni divergenti, ovvero dove sia nato. Molti credono che le origini del dessert siano da ritrovare nella Siena del XVII secolo.

fetta di tiramisù
Dove è nato il tiramisù: la diatriba fra Piemonte, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia (Ricettaqubi.it)

All’epoca, in occasione della visita del granduca Cosimo III de’ Medici, il cuoco di corte pare abbia preparato un dolce simile all’attuale tiramisù, chiamato ‘zuppa del duca’. Tale ipotesi sarebbe però da scartare perché difficilmente in quegli anni il mascarpone, tipico della Lombardia, sarebbe potuto arrivare fino a Siena.

Secondo un’altra teoria, il tiramisù sarebbe nato in Piemonte, per opera di un pasticcere di Torino che l’avrebbe creato per sostenere ed omaggiare Camillo Benso Conte di Cavour durante l’unificazione dell’Italia. Anche in questo caso, però, è da escludere che il mascarpone possa essere arrivato in Piemonte poiché nell’Ottocento non esistevano ancora tecniche di conservazione adeguate.

Le regioni più agguerrite

Anche l’Emilia Romagna, in realtà, rivendica la paternità del tiramisù. Tuttavia, non ci sono prove a sostegno di questa tesi. La diatriba fra regioni, però, riguarda soprattutto Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Stando ad alcune fonti, il tiramisù sarebbe nato a Treviso negli anni ’60 ad opera di un pasticcere che stava preparando la crema pasticcera quando per sbaglio fece finire il mascarpone nel composto di zucchero e tuorli sbattuti. Unendo poi la crema ai savoiardi inzuppati nel caffè avrebbe dato vita al ‘tiramesù’, che in dialetto veneto significa proprio ‘tirami su’.

tiramisù monoporzione
Origini tiramisù: le regioni più agguerrite (Ricettaqubi.it)

Ad avvalorare questa tesi ci sarebbe anche lo ‘sbatudin’, una preparazione tipica delle famiglie contadine trevigiane, composta da tuorli e zucchero. Questa merenda era data soprattutto ai bambini con lo scopo di ‘tirarli un po’ su’. Il Friuli Venezia Giulia, però, sostiene che la patria del tiramisù sarebbe in realtà Tolmezzo. Qui, in un albergo storico della città, già nel 1951 pare venisse servito un dolce a base di savoiardi, burro, cioccolato fondente, rosso d’uovo e latte. Il burro sarebbe poi stato sostituito con il mascarpone dando vita al tiramisù.

Secondo un’altra versione, il famoso dolce sarebbe nato a Gorizia, dove già negli anni ’40 si serviva la cosiddetta ‘coppa vetturino’, un dolce fatto con cioccolato e zabaione. Ad ogni modo, la maggioranza crede che il tiramisù sia nato in Veneto, dato che è la regione più famosa per questa specialità. Bisogna tuttavia ammettere che anche le versioni friulane sono altrettanto degne di nota.

Insomma, a prescindere dalle sue origini, il tiramisù è senza dubbi uno dei dolci italiani più amati e conosciuti in tutto il mondo.

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