Questa signora anziana non riconosceva più sua figlia, poi a un tratto il “Ti voglio bene” che ha fatto il giro del web ed emozionato tutti.
Se siete troppo sensibili forse questa storia non è adatta a voi, ma se avete voglia di commuovervi andate pure avanti con la lettura. Spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati e poi lo capiamo nei momenti difficili. Cosa che molto spesso capita a chi si trova in famiglia a combattere contro una malattia subdola come l’Alzheimer che piano piano cancella la memoria e i ricordi partendo dai più prossimi e scavando nel passato.

È così che ci si può trovare di fronte a delle persone che da un giorno all’altro non ci riconoscono, facendoci provare un dolore unico e insopportabile. Proprio per questo diventa importante dire più “ti voglio bene” alle persone a cui siamo affezionati, evitando di tralasciare l’opportunità di poter vivere con loro belle emozioni che magari un domani non potremo più affrontare.
Oggi vi raccontiamo una storia davvero commuovente e che vi spiazzerà e lascerà davvero senza parole. Andiamo a scoprirla insieme.
L’anziana signora che non riconosce la figlia, poi all’improvviso quel “Ti voglio bene”
La storia che vi raccontiamo oggi è collegata a un’anziana signora che per via dell’Alzheimer non riusciva più a riconoscere la figlia. Quello che poi è accaduto ha davvero dell’incredibile e ci spiazza e riesce anche a farci commuovere.

Vediamo questa signora con una tazza in mano che sembra voler dire qualcosa a una ragazza, la nipote appunto, poi improvvisamente si blocca. Guardandola negli occhi le dice un “ti voglio bene” che vale molto più di qualsiasi discorso. La sofferenza nei suoi occhi dimostra un momento di lucidità che le permette di ricordare per un attimo chi ha di fronte.
@imc_tvv Emozionante ❤️🥹 #perte #foryou #nonni #alzheimer #emotional ♬ Control – Zoe Wees
La figlia la tranquillizza sostenendo che si stanno prendendo cura di lei e che le vogliono molto bene. Purtroppo questa terribile malattia porta a dimenticare anche chi abbiamo intorno e chi ci ama, ma nonostante questo lascia degli spazi latenti in cui i ricordi riaffiorano e così anche i sentimenti.
E spesso proprio dal cibo può riaffiorare un ricordo, un momento di grande emozione, che ci permette di collegarci con il nostro parente magari preparandogli qualcosa che quando eravamo piccoli faceva sempre per noi.
Su questo concetto ha girato uno splendido docu-film Paolo Ruffini, dal titolo Perdutamente, e che parla proprio dell’amore come sentimento tra i malati di Alzheimer.