In+Italia+c%26%238217%3B%C3%A8+una+citt%C3%A0+dove+si+vende+il+vino+attraverso+piccole+fessure+nei+muri%3A+assolutamente+da+non+perdere
ricettaqubiit
/7611-in-italia-ce-una-citta-dove-si-vende-il-vino-attraverso-piccole-fessure-nei-muri-assolutamente-da-non-perdere/amp/
Guide

In Italia c’è una città dove si vende il vino attraverso piccole fessure nei muri: assolutamente da non perdere

Published by
Veronica Elia

Non tutti sanno che in Italia c’è una città dove il vino viene venduto attraverso piccole fessure nei muri: tutto quello che c’è da sapere.

Come abbiamo ripetuto più volte all’interno dei nostri articoli, l’Italia è una paese che vanta un’incredibile ricchezza a livello enogastronomico. Ogni regione, infatti, custodisce ricette particolari e tradizioni antichissime. A tal proposito, sapevi che nella nostra Penisola c’è una città dove è possibile acquistare il vino attraverso piccole fessure o finestrelle presenti sui muri?

In Italia c’è una città dove si vende il vino attraverso piccole fessure nei muri: assolutamente da non perdere (Ricettaqubi.it)

Si tratta di un’usanza che risale a tantissimo tempo fa e che negli ultimi anni è stata riscoperta anche grazie ai social e a numerosi food e travel blogger che l’hanno rilanciata, rendendola una vera e propria attrazione turistica.

Le buchette del vino di Firenze: storia ed origine di una tradizione centenaria

Firenze è una delle città italiane che forse più di tutte custodisce una lunga tradizione enogastronomica. Oltre alle specialità che noi tutti conosciamo, c’è anche un’usanza molto particolare. Stiamo parlando delle buchette del vino. Delle piccole finestrelle con iscrizioni presenti sui muri di alcuni palazzi nobiliari, attraverso cui un tempo – e in alcuni casi ancora oggi – si vendeva il vino.

Le buchette del vino di Firenze: storia ed origine di una tradizione centenaria (Ricettaqubi.it)

Fin dal XVII secolo diverse famiglie nobiliari di Firenze, di fronte agli stravolgimenti dei mercati europei e alle trasformazioni economiche dell’epoca, decisero di dedicarsi alla produzione e al commercio del vino. Le buchette nacquero proprio in questo contesto, per permettere a tali famiglie di vendere il loro vino anche senza aprire un negozio o una taverna, a prezzi più accessibili.

In alcuni casi, addirittura, servivano a lasciare vino e viveri come offerta anonima a favore die più bisognosi. Dal punto di vista architettonico, le finestrelle erano progettate per far passare giusto un fiasco di vino e poco altro attraverso una porticina, caratterizzata da un archetto superiore, spesso decorato da una cornice, chiusa a sua volta da una porticina in legno.

Dopo essere state usate per vendere il vino durante l’epidemia del 1630-1633, molte buchette sono tornate in funzione durante il Covid. Mentre altre si sono affermate come attività commerciali ed attrazioni turistiche. Le finestrelle del vino sono sparse un po’ ovunque a Firenze. La maggior parte si trova nel quartiere di Santo Spirito e in centro città.

Ad oggi, grazie al lavoro svolto dall’Associazione Culturale Buchette del Vino di Firenze, se ne contano 155 dentro le mura e 26 fuori dalle mura. Inoltre, ce ne sono 114 fuori Firenze, sia in provincia che in altre province toscane. Sappiamo, infine, che 10 buchette sono state rimosse, murate o distrutte nel corso dei secoli.

Veronica Elia

Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".

Recent Posts

Ema Stokholma in vacanza, al mare non rinuncia a questo primo spettacolare: la ricetta la fai in 5 minuti

Le vacanze al mare di Ema Stokholma sono anche un trionfo di gusto e sapore.…

35 minuti ago

Il parrucchiere non mi vede più: mi bastano due ingredienti per avere dei riflessi naturali che durano settimane

Addio parrucchiere: da quando ho scoperto questo trucco io non ci vado più e risparmio…

1 ora ago

Altro che wurstel e maionese, io l’insalata di riso me la faccio cozze, vongole e gamberi: Cracco mi invidierebbe la ricetta

Sono sicuro che Carlo Cracco me la invidierebbe questa ricetta: nell'insalata di riso non mettere…

2 ore ago

Semplicissima ma non delude mai: questa pasta è il mio salvacena preferito, con 2 ingredienti faccio un figurone

Di una semplicità estrema ma non delude proprio mai: questa pasta la faccio con due…

2 ore ago

A Messina si chiama ‘pasta chi petri bambini’: la pasta coi sassi di mare più antica e famosa in tutta l’Isola

Se non conosci la pasta coi sassi di mare o in messinese 'a pasta chi…

3 ore ago

Uno spaghettino cremoso ci vuole proprio, con questa ricetta paesana ti faccio consolare

Questa ricetta è unica nel suo genere perché permette di realizzare degli spaghetti cremosissimi, con…

3 ore ago