Il casatiello è molto buono anche nella versione dolce, non solo quella salata. La ricetta non è complicata e ne vale la pena: alto e morbidissimo.
A Pasqua ci sono molteplici ricette che la tradizione ci impone di preparare, tra questi a tavola non può mancare il famigerato casatiello. È conosciuto in tutta Italia per essere uno dei rustici immancabili nel periodo pasquale, ma sono in pochi a sapere che c’è anche la versione dolce, una variante antica nata nel casertano ed è simbolo della festività insieme alla pastiera napoletana.
La tradizione vuole che il casatiello dolce deve essere preparato con “il criscito”, meglio conosciuto semplicemente come lievito madre. Il grasso che viene utilizzato nella ricetta è lo strutto e la lievitazione è lenta e delicata. A rendere il dolce bello esteticamente è soprattutto la glassa bianca, che in genere è ricoperta da tanti diavolini colorati. Una preparazione che richiede tempo ma è perfetta da fare per il giorno di Pasqua e da mangiare per tutto il periodo pasquale.
Il casatiello dolce è tra quelle preparazioni che riportano indietro nel tempo e ci si preparava alla Pasqua. È un dolce che fa parte della tradizione di migliaia di famiglie, dove non può mancare sulle tavolate nel giorno di festività. È molto semplice da fare, l’unica cosa alla quale fare attenzione sono i tempi di lievitazione, quindi è bene dosare il tempo.
Per la glassa:
N.B. Il casatiello dolce può essere conservato per 4 o 5 giorni.
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