Ora ho un balcone da sogno, sono riuscito a cambiare il colore delle mie ortensie con il consiglio direttamente del giardiniere.
Oggi vogliamo darvi una serie di consigli pratici per riuscire a rendere il vostro balcone ancora più bello di quanto lo è ora.
Le ortensie sono piante davvero molto amate per la loro duttilità e la loro capacità di arredare grazie alla bellezza e ai colori. Originarie principalmente dell’Asia orientale, alcune specie arrivano direttamente dall’America e in Italia sono molto diffuse.
Tanto belle che si possono inserire in vari contesti anche per effettuare decorazioni anche in casa e non solo in balcone. Ma come si coltivano queste piante? Preferiscono un terreno ricco e ben drenato oltre che umido. Vivono al meglio nella mezz’ombra ricevendo luce ma solo in maniera indiretta, sono rare invece le varietà che resistono meglio al sole.
Ma lo sapete che possono naturalmente cambiare colore? Oggi vi spieghiamo come fare per ottenere delle esplosioni cromatiche sul vostro balcone. State tranquilli che è davvero molto facile.
Le ortensie possono cambiare colore naturalmente, una cosa che solo chi è maggiormente esperto sa fare con dimestichezza ma che è davvero molto semplice da realizzare. Bastano infatti alcuni trucchetti per realizzare questa trasformazione.
Per farlo è necessario acidificare il terreno, il colore è infatti determinato dal pH del suolo. Un pH acido, inferiore a sei, porta a dei fiori blu, mentre se è alcalinico o basico, superiore a 6, i fiori diventano rosa. Basta dunque acidificare il terreno per cambiare radicalmente la situazione.
Il primo trucchetto è quello di utilizzare fondi di caffè che, asciugati, possono essere in grado di abbassare il pH fornendo azoto. La soluzione si può attuare grazie anche alla corteccia di pino o abete che durante la decomposizione riesce ad acidificare il terreno.
Potete anche utilizzare il solfato di alluminio che in piccole quantità riesce a rendere i fiori blu. E ancora l’aceto di mele o il succo di limone, aggiunti di 5 ml ogni litro d’acqua per 15 giorni, che sono in grado di regalare acidità al terreno stesso.
Tra le scelte possibili ci sono anche lo zolfo o torba acida oltre ai concimi acidofili che vengono utilizzati anche per azalee e camelie. Diventa fondamentale non esagerare con l’acidifcazione per evitare che la pianta possa essere danneggiata ulteriormente. Inoltre l’acqua per l’irrigazione non deve essere calcarea per evitare che l’effetto dell’acidificazione possa essere vanificato.
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